Una di quelle sfide che chiunque abbia avuto la possibilità di vedere, difficilmente si dimenticherà, perchè la Grand Final del 1945 è rimasta nella storia. Partiamo dalla stagione regolare perchè la stagione fu molto emozionante, con i Carlton Blues che si aggiudicano il quarto posto, ultimo posto valido per entrare nelle Finals, all'ultima giornata battendo il Footscray (gli attuali Western Bulldogs) con il punteggio di 115 a 62 a casa loro. Nelle semifinali i Blues si impongono nel campo dei North Melbourne, mentre il South Melbourne vince, con qualche affanno, contro Collingwood.
La Grand Final va in scena il 22 settembre al Princes Park davanti a ben 41.305 persone. La sfida che ne esce è fuori dal normale in campo c'è violenza, ai tempi non era una novità, ma in questo caso i livelli furno assurdi tanto che pochi giocatori si salvarono nell'avere il sangue in volto, oltre alle tante risse in campo anche sugli spalti gli animi sono tutt'altro che tranquilli con lo sfociare di ripetute risse tra le varie tifoserie. In campo, però, sono i Blues ad avere la meglio nel match con il punteggio di 90 a 80, contro ogni pronostico, trascinati dalle prestazioni di Price ed Hands autori entrambi di 3 goal.
Il giorno dopo il The Truth definì così la partita "The most repugnant spectacle League football has ever known" ed i giocatori furono chiamati al tribunale della VFL, in cui vennero squalificati ben 6 giocatori, con Ted Whitfield del South Melbourne che fu squalificato per tutta la stagione successiva.
La gara per la sua durezza e violenza passò alla storia venendo nominata come "The Bloodbath" ovvero il il bagno di sangue.
