giovedì 8 gennaio 2015

Storie: The Great Comeback, la Grand Final del 1970


Una delle Grand Final più belle della storia della VFL/AFL, forse anche la più bella, in un match che ha visto la definitiva consacrazione di Ron Barassi come miglior head coach della storia di questo sport, oltre al gran duello tra le due stelle ovvero Alex Jesaulenko e Peter McKenna, entrambi inseriti nell'Australian Football Hall of Fame, oltre a tutto questo la cornice di pubblico in quella gara fu favolosa con ben 121.696 presenti al MCG record di presenze che difficilmente verrà mai battuto in una gara AFL.
Partiamo dalla stagione regolare che vede Collingwood e Carlton come le due prime forze del campionato, dietro ci sono St Kilda e South Melbourne a dare battaglia nelle Finals. Le semi-finals sono Collingwood - Carlton, chi perde tra loro due gioca la Preliminary Final contro la vincente dell'altra semi-final ovvero tra St Kilda e South Melbourne. Nel primo scontro tra Magpies e Blues a vincere sono i primi con il punteggio di 118 a 108, i Blues nella preliminary final affronteranno i St Kilda Saints che si sono sbarazzati facilmente dei South Melbourne. La preliminary final è assolutamente a senso unico con i Carlton Blues che demoliscono i Saints con un passivo di 123 a 61 guadagnandosi l'approdo nella Grand Final contro Collingwood.
I favori dei pronostici, in questa Grand Final, sono tutti per Collingwood che durante la stagione aveva vinto tutti e tre gli scontri diretti tra stagione regolare e semi-final.
L'accoglienza all'ingresso in campo delle due squadre è fantastico, visto che l'intera Melbourne si è fermata per questo scontro storico tra due delle più vincenti franchigie della storia della VFL.
La partita parte malissimo per gli uomini in blu, perchè in campo c'è una sola squadra, ovvero Collingwood, che domina in lunga ed in largo il gioco non permettendo agli avversari nemmeno di uscire dalla propria metà campo, con Peter McKenna che davanti fa quello che vuole, l'unico lampo dei Blues nei primi due quarti è il mark di Jesaulenko che salta sopra la testa di Graeme Jenkin, compiendo un gesto atletico che ancora adesso viene definito come "Mark of the Century".
All'intervallo Ron Barassi catechizza i propri giocatori, pretendendo un gioco alla mano e soprattutto d'arginare il gioco a lanci lunghi dei Magpies che stava distruggendo la difesa dei Blues, la soluzione si chiama Ted Hopkins che entrerà al posto Bert Thornley.
I primi 13 minuti sono assurdi con i Blues che prendono il comando del gioco e con Hopkins che spacca letteralmente il match in due siglando ben 4 goal, nell'ultimo quarto i Magpies ricominciano ad allungare, ma i Blues trovano di nuovo l'energia per recuperare il match e questa volta per chiuderlo definitivamente negli ultimi minuti di gioco. Una sfida epica che non farà altro che rendere più accesa questa rivalità nel corso della storia.

Le formazioni che scesero in campo in quella partita

Le statistiche, McKenna fu il miglior marcatore, ma Hopkins e Jesaulenko furono i principali autori di questa rimonta
  
Il tabellone con i vari punteggi a fine ogni quarto
Peter McKenna mentre calcia verso i pali
Il mark del secolo di Alex Jesaulenko
Record all-time in una partita di VFL/AFL
La delusione dei giocatori di Collingwood
La gioia di Ron Barassi e della panchina dei Blues al suono della sirena che sancì la fine della partita

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